Con il termine “uplift” ci si riferisce all’attività di approvvigionamento, svolta dalla società TERNA per tenere in sicurezza il sistema energetico. All’interno del corrispettivo “uplift” rientrano diverse attività tra cui: sbilanciamento, interconnector e acquisto energia di riserva (dispacciamento vero e proprio).
Per fare un esempio, se Terna prevede di consumare 100 alle ore 14:00 del giorno X, ma in realtà i consumatori italiani ne prelevano 110, vorrà dire che ci dovrà essere un quantitativo (di 10) aggiuntivo di energia da reperire sul mercato (frutto sempre dell’incrocio della domanda e dell’offerta). Questo quantitativo viene trovato – diciamo a condizione particolari – dato il carattere di urgenza e considerato che gli impianti a volte restano comunque accesi a prescindere se poi sono chiamati a produrre o no.
Il costo di questo servizio ricade, insieme ad altre voci (es: interrompibili e funzionamento Terna) nell’ambito dei servizi di vendita e in particolare nella macro voce “dispacciamento” presente nelle fatture.
In quest’articolo vogliamo monitorare l’andamento di questo corrispettivo nel tempo chiarendo da subito che il valore mensile utilizzato per il grafico non coincide con quello delle fatture (per avere il valore certificato da noi del corrispettivo presente in fattura vi suggeriamo l’abbonamento al servizio “Remo”).
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